Uno degli argomenti a lungo dibattuto negli ultimi anni a Roma è legato alla possibile mancanza di comunicazione tra società e allenatore, tra i Friedkin e Gian Piero Gasperini però si è creato un ponte che rende tutto più facile di quello che si possa pensare.
Oggi andiamo nel dietro le quinte della squadra giallorossa per scoprire qualcosa di veramente molto interessante e inatteso. Andiamo a vedere tutto più da vicino.
Lo sappiamo bene, Roma è un ambiente dove si parla troppo e spesso si fa il male della squadra. Tra radioni e direttoroni ne abbiamo sentite di tutti i colori, spesso notizie buttate per fare scandalo che finiscono per essere controproducenti anche in campo.
Ed è così che in molti si sono divertiti, negli ultimi anni, a specificare che spesso i risultati non arrivavano per la mancanza di comunicazione tra lo staff e la proprietà. Quello che non viene evidenziato è che oggi questi problemi, seppur presenti in parte in passato, non esistono più. La gestione Ranieri-Gasperini ha portato una totale rivoluzione in casa giallorossa, aprendo a delle novità molto interessanti che si rispecchiano direttamente in quello che poi è scritto sulla classifica del campionato di Serie A.
Come sappiamo, i Friedkin sono spesso in giro per il mondo per motivi d’affari, spesso dunque delegano a Frederic Massara i compiti di campo anche se quando necessario pure la proprietà si fa sentire. Principalmente i meeting avvengono attraverso il web dentro l’ufficio di Trigoria, in una stanza attrezzata proprio per questo con maxi schermi e un contatto che diventa quasi in presenza.
Gasperini, va detto, non sa molto l’inglese, ma Ranieri, che ha allenato anche in Inghilterra (ricordate la Premier League vinta al Leicester), fa da traduttore. Si parla di mercato, si mettono in piedi le strategie. Gasperini non ha mai paura di dire quello che pensa e c’è grande dialogo tra le parti. In campo il mister è una bestia, fa gli allenamenti “alla Rambo”, ma fuori è di una simpatia unica ed è pazzo di Roma. Qui ha trovato una seconda giovinezza.
Ultime di calciomercato, c’è la possibilità che già a gennaio la società decida di privarsi di un calciatore importante, primo indiziato N’Dicka. Sarebbe un modo di autofinanziarsi perché con quei soldi si potrebbero poi prendere due calciatori e cioè un difensore meno caro, ma altrettanto valido, e un centrocampista considerando che El Aynaoui partirà a gennaio per andare a giocare la Coppa d’Africa.
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