La Roma è alle prese con il dilemma relativo a Manu Koné: il centrocampista gioca sempre ma sta dimostrando di non essere prezioso nei numeri, ecco perché
In estate ci ha provato l’Inter senza troppa convinzione però. D’altronde la Roma lo valuta tanti soldi, troppi per l’Inter che ha poi cambiato obiettivo (senza, però, estrarre il coniglio dal cilindro visto il rendimento del calciatore). Manu Koné ha vissuto un mercato estivo con la valigia in mano, pronto a lasciare la Roma.
Un centrocampista di assoluto spessore, titolare nella Roma e nella Nazionale francese (e pure ne hanno in quel ruolo di calciatori da convocare e far giocare). Se l’Inter l’ha trattato direttamente senza riuscire a concludere l’operazione, solo un sondaggio c’è stato da parte del Paris Saint Germain, che pure avevo mostrato interesse nei confronti del calciatore senza, però, affondare il colpo.
E così Koné è rimasto in giallorosso diventando un pilastro del centrocampo di Gasperini. Già, ma è stata una scelta giusta da parte della dirigenza e della società di trattenere il francese?
Andiamo ad analizzare nel dettaglio la stagione del centrocampista francese. Koné, classe 2001, ha all’attivo 10 gare in Serie A (di fatto ha giocato sempre) con 900′ accumulati. Quattro, invece, le presenze in Europa League (196′ totali). Ebbene, il francese però non ha messo a referto gol tantomeno assist.
Non si distingue certo per le aperture di campo per i compagni, di testa non la prende mai ed a calciare in porta nemmeno ci prova. Insomma, non proprio uno di quei centrocampisti che portano punti alla squadra. Koné è però un centrocampista di sostanza direte voi. Tutto vero, ma lo è anche Anguissa ed il paragone con il napoletano nemmeno regge (quattro i gol per il camerunense in questa stagione e premi di Mvp a iosa tanto da diventarne collezionista).
Nonostante le statistiche non siano proprio dalla sua parte, Koné è ugualmente un titolare della Roma e della Francia. Il centrocampista, già in vista del mercato di gennaio, ha diverse pretendenti pronte ad ingaggiarlo. Cosa dovrebbe fare la società giallorossa?
Il centrocampista in allenamento è un po’ anarchico – cosa che Gasperini non gradisce mai da parte dei suoi calciatori – e con i compagni è piuttosto silenzioso, sinonimo di come non si sia integrato alla perfezione nello spogliatoio. Il club lo valuta 50 milioni di euro ed è ad un bivio: lo dovrebbe cedere già tra poco più di un mese qualora dovesse arrivare l’offerta giusta?
Oppure, più sapientemente (ma anche strategicamente) aspettare il Mondiale in programma la prossima estate per farlo apprezzare ulteriormente e guadagnare ancora di più?
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