Tra non molto arriva il periodo natalizio ed è tempo di viaggi: Enrico Camelio ha visitato Varsavia e Cracovia, ecco il responso finale

Per chi ama farlo, è sempre tempo di viaggi. Sono sempre più quelli che investono cifre importanti per programmare ed organizzare viaggi verso mete nazionali ed internazionali. D’altronde è stimolante scoprire nuovi posti, nuove culture, ma anche conoscere usi e costumi differenti da quelli cui siamo abituati.
Ed ora, con tantissimi siti che permettono di prenotare in anticipo le vacanze spendendo poco, sono in tantissimi coloro che preparano i bagagli per partire. Naturalmente le grandi capitali europee sono le tappe quasi obbligatorie, quelle maggiormente scelte dal popolo di viaggiatori.
Poi, però, sono tantissime le località imperdibili, dall’Italia all’Europa fino al mondo intero. Alcune anche impensabili che possono sorprendere in positivo. Enrico Camelio è un assiduo viaggiatore, sempre alla ricerca ed alla scoperta di nuovi posti che ovviamente poi recensisce su queste colonne. Uno degli ultimi viaggi intrapresi è stato in Polonia, Paese dell’Europa dell’Est, quasi ultimo avamposto dell’UE, al confine con la martoriata Ucraina.
Varsavia o Cracovia: Camelio analizza le due città con la lente di ingrandimento
Due le città visitate dal nostro Camelio, la capitale Varsavia e Cracovia, la città che può essere legata quasi in modo indissolubile a Giovanni Paolo II. Wojtyla, infatti, nella città polacca visse, studiò e diventò arcivescovo prima naturalmente di diventare Papa.

Andiamo, quindi, a scoprire il giudizio ed il confronto tra le due città. “Varsavia è molto più carina” ha svelato Camelio, “molto più moderna e molto più europea rispetto a Cracovia“. Una sentenza, quella di Camelio, che trova conferme anche nell’analisi più approfondita.
“La parte storica ma anche quella moderna è decisamente più visitabile rispetto a Cracovia, vi sono più cose da vedere” ha sentenziato. Eppure Cracovia ha un plus che manca alla Capitale. “Da Cracovia, però, si può andare in autobus fino ad Auschwitz“, località tristemente famosa sede di uno dei campi di concentramento utilizzati dalla Germania nazista dove erano rinchiusi fino alla morte gli ebrei e non solo.
Una visita che naturalmente il nostro Camelio ha fatto, con tanto di foto: una gita che l’ha profondamente segnato, come peraltro accade a tutti coloro che visitano quel campo di concentramento. Già, ma in molti si chiederanno i costi, un aspetto di certo non da sottovalutare.

“Sia Varsavia che Cracovia sono due grandi città ma poco costose. Vi sono voli diretti sia da Roma che da Milano – ma anche da Napoli – a prezzi contenuti“. Non solo il vettore, però, è economico. “Anche gli alberghi non costano tanto“. Punto debole, ma solo in parte, la cucina.
“Non si mangia benissimo ma vi sono locali per ogni tipo di esigenza, compreso le paninoteche“, quasi una sorta di ancora di salvezza per chi non riesca proprio ad apprezzare la cucina locale fatta prevalentemente di zuppe. Ma i voti? “Do un 8 a Varsavia ed un 6,5 a Cracovia, con quest’ultima che ha il jolly spendibile di Auschwitz“.





