Ci lascia un pilastro della comunicazione italiana, uomo vero e leale. Laziale vero che mi prese a ben volere.
Mi telefonava e mi dava dei consigli su come comportarmi e questo lo ricordo con gratitudine e affetto.

Ricordo ancora quando durante il periodo di Mourinho mi diceva di fermarmi perché avevo già vinto e non c’era bisogno di stravincere.
Quando iniziai a fare radio amavo Franco Melli, Furio Focolari e Ilario Di Giovambattista; era il 33% per cui volevo fare radio e Radio Radio era l’unica opzione per me, volevo farla lì. Volevo stare sulla frequenza 104.500. Mi diceva che ero bravo, ma non mi regalava niente, mi bacchettava e mi dava consigli e suggerimenti. Specificava che ero eccezionale nel creare rapporti, me lo riconosceva, lui era un’istituzione e io venivo dal nulla e sono il nulla rispetto a lui.
Mi invitava a casa sua al Circeo, mi faceva fare le settimane bianche con loro. Anche lì in montagna era il Sindaco, ci si aprivano le porte ovunque andavamo, era la voce di Tomba per questo lo riconoscevano. Tomba vinceva anche per lui.
Era un grande laziale ed è sempre stato rispettoso con la Roma. Nonostante per tanti anni era stato manager della Puma non si era mai fatto influenzare da questo tipo di rapporti. Era onesto e sempre sincero nei rapporti e nelle sue idee.
Riposa in pace, ci mancherai.





