Luciano Spalletti si è reso protagonista di un vero e proprio colpo basso nei confronti di Stefano Pioli: le sue parole hanno spiazzato tutti

“L’Italia mi martella in testa, sono nella fase del dolore acuto“. Non più tardi di un giorno fa così si è espresso Luciano Spalletti a margine della presentazione del suo nuovo libro “Il paradiso esiste… ma quanta fatica”. Al Festival del calcio di Arezzo sono stati diversi i temi toccati dall’ex CT, in primis proprio la Nazionale.
L’esonero è arrivato lo scorso mese di settembre, di fatto dopo la sconfitta per 0-3 contro la Norvegia. Rimase in panchina per l’impegno successivo, terminato poi 2-0 contro la Moldavia prima di essere sostituito con Gennaro Gattuso. Una ferita ancora aperta nell’allenatore che era stato scelto dall’Italia pochi mesi dopo la vittoria dello storico terzo scudetto del Napoli.
Al momento è ancora senza panchina ed ha affermato senza mezzi termini come al momento sia ancora nella fase di accettazione dell’esonero. Spalletti, però, è andato anche oltre. Ha analizzato il calcio italiano nel suo insieme, dal Napoli elogiato per il gran lavoro della società e di Conte all’Inter.
Spalletti strizza l’occhio alla Fiorentina: così non si fa
Spalletti, però, si è anche lanciato in una frase che fa decisamente discutere. “Una cosa a cui penso“, così si è espresso alla richiesta di un possibile futuro sulla panchina della Fiorentina. D’altronde Spalletti è toscano doc, di Certaldo e guidare la Fiorentina sarebbe di certo un obiettivo.

Le parole di Spalletti, però, fanno pensare ad una sorta di autocandidatura. Non proprio il massimo visto il momento di difficoltà di Stefano Pioli. Arrivato in estate, l’ex allenatore del Milan ha fin qui raccolto la miseria di due punti in quattro gare: un bottino davvero misero per una squadra che ha ambizioni europee e di un campionato da vertice.
Pioli deve trovare subito la quadratura del cerchio e provare ad invertire la rotta: la dirigenza della Viola ha confermato la fiducia nell’allenatore ma va da sé come sarà il campo ad emettere il giudizio definitivo. Se non inizierà a conquistare vittorie pesanti, magari con un vero e proprio filotto di risultati, potrebbe anche arrivare ben presto il ribaltone.
E la consapevolezza di avere un tecnico della caratura di Spalletti pronto eventualmente ad approdare al Viola Park, beh da un lato mette quasi in una posizione di tranquillità la dirigenza della Fiorentina ma dall’altro mette pressione ulteriore a Pioli. Non è stato certo un bel gesto quello di Spalletti nei confronti di un collega in difficoltà.
Di certo la diplomazia non è il suo forte, ma una frase di incoraggiamento a Pioli sarebbe stata gradita: d’altronde si tratta di un tecnico di spessore che non dev’essere attaccato ulteriormente. Caro Spalletti, sei reduce da un esonero e conosci benissimo la sensazione che si prova: non è certo il caso di “sperare” possa accadere ad un collega.