“Progetto morto”: salta tutto, la nota catena sta per chiudere

Una nota catena sembra essere destinata a chiudere definitivamente: “Progetto morto”, arriva l’attacco durissimo

L'interno di un negozio
“Progetto morto”: salta tutto, la nota catena sta per chiudere – Camelio

Al giorno d’oggi sono sempre più i negozi che purtroppo chiudono la saracinesca per non riaprirla mai più. Il costo della vita, l’inflazione e quant’altro sono i nemici giurati di chi è un imprenditore oppure un semplice commerciante. La situazione diventa spesso insostenibile, le spese sono maggiori delle entrate e non c’è altra soluzione che il gesto estremo.

Ad essere colpite sono soprattutto le piccole botteghe, in primis quelle degli artigiani, ma non solo. Anche le grandi catene sono in difficoltà e riducono la loro presenza sul territorio nazionale finanche a chiudere del tutto. Basti pensare alla francese Carrefour che ha lasciato l’Italia dopo i 67 milioni di euro di perdita nel 2024.

Una scelta strategica per concentrasi maggiormente sulla Francia, ma anche su Spagna e Brasile, i mercati con maggiori fonti di reddito per il colosso. Un altro colosso, però, potrebbe chiudere: e stavolta si tratta di un gruppo tutto italiano.

“Eataly è un progetto vecchio e morto”: che attacco

Il riferimento è ad Eataly, una catena di negozi di cibi e bevande. I conti sono completamente in rosso ed è arrivato l’attacco deciso di Guido Mori: nel suo mirino sono finiti l’estetica vecchia del luogo, un concept vecchio ma anche e soprattutto un cibo più scadente di quello in città e finanche più caro.

L'esteno dell'Eataly Milano Smeraldo
“Eataly è un progetto vecchio e morto”: che attacco (Ansa Foto) – Camelio

Un attacco rintuzzato da Farinetti che sostiene come il 2026 debba essere una sorta di anno del riscatto, lì dove “Non perderò più di tanto” come ammesso in un’intervista rilasciata recentemente. “Siamo stati aperti solo quattro mesi ed ho pagato le bollette negli altri otto – ha sottolineato – senza mettere nessuno in cassa integrazione. Anzi, ho aggiunto la differenza sugli stipendi” ha poi aggiunto, replicando in modo decisamente piccato.

Guido Mori ha invece puntato il dito contro Eataly sostenendo come si tratti di un progetto ormai vecchio, quasi obsoleto. E la tecnica del “chilometro 0” non funziona più perché semplicemente in Italia ormai è talmente diffusa da non fare più effetto.

Esteticamente è brutto e mangi peggio di quello che c’è intorno mangiandolo pure peggio” ha poi sottolineato, rincarando anche la dose spiegando come sia un’offerta vecchia e rivolta solo ai turisti” e per questo non sufficiente ad attirare la clientela e soprattutto a sopravvivere.

Eataly è un progetto morto che si può portare soltanto nelle società vecchie, come ad esempio gli Stati Uniti che è l’emblema della decadenza. L’idea del biologico localizzato è del 1998, sono trascorsi 27 anni da allora. Non è più una novità e non interessa più” ha concluso.

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