I ristoranti sono sempre più numerosi in Italia: Enrico Camelio ha una proposta rivoluzionaria per una categoria in particolare

L’Italia è senza dubbio la patria della cucina mediterranea, il cibo riconosciuto e rinomato nel mondo per le sue proprietà nutritive e, soprattutto, per la sua bontà. D’altronde non è certo un caso che i turisti da tutto il mondo vengano nel Belpaese non solo per i tantissimi musei e per scoprire le bellezze della Penisola ma anche e soprattutto per gustarsi dell’ottimo cibo.
Ecco perché i ristoranti sono sempre più un cult, un luogo dove gustare le prelibatezze, un appuntamento imperdibile per attimi di convivialità e commensalità sia in amicizia che in famiglia. Sono sempre più i ristoranti che nel nostro Paese aprono e regalano numerose opzioni di scelta.
Un luogo, il ristorante, che che regala anche lavoro a tante figure: dallo chef, naturalmente, al personale di sala. E proprio i camerieri sono forse tra le categorie meno tutelate soprattutto in Italia per quanto riguarda il lavoro ma anche la retribuzione.
Ristorante, mancia obbligatoria al cameriere: la proposta
Camelio, noto opinionista e grande esperto in materia culinaria e di ristoranti, ha puntato il dito proprio contro i ristoratori. La sua proposta è rivoluzionaria, almeno per quanto riguarda i ristoranti italiani. Avete presente le “tips” negli Stati Uniti? Ecco, vorrebbe un qualcosa di molto simile.

Introdurre una percentuale da versare obbligatoria direttamente sul conto e destinata ai camerieri. “Io toglierei dal conto il costo del coperto ma inserirei la mancia obbligatoria del 10% che spetterebbe interamente al cameriere” ha spiegato Camelio
L’opinionista è poi andato oltre. “In più aggiungerei anche una percentuale – magari del 5% – sul conto totale da destinare al cameriere che ha seguito quei clienti“. Camelio spiega anche l’utilità di questa mossa. “Un modo per far sentire maggiormente coinvolto il cameriere stesso: così, infatti, guadagnerebbe decisamente di più e sarebbe invogliato ad attirare il cliente proponendo più cose, inclusi amari o limoncello che sia“.
Un’idea che però difficilmente sarebbe apprezzata. “I ristoratori difficilmente la accetterebbero perché in molti casi sottopagano il personale” ha sostenuto. In conclusione, poi, si è così espresso: “Io sono a favore nel rispettare le risorse umane perché i ristoratori, gli imprenditori e soprattutto gli chef dei ristoranti stellati che dovrebbero portare il buon esempio, non l’hanno fatto“.