L’Italia cala la manita contro l’Estonia: Gattuso ha già conquistato tutti, il successo è frutto del lavoro in settimana

Un 5-0 rotondo, netto e senza appello, come forse nemmeno il più ottimista dei tifosi poteva immaginare. Quasi un’ora di gioco per sbloccare la partita poi il gol di Kean che ha aperto il match come una bottiglia di spumante (rigorosamente tricolore).
Una vittoria che dà morale alla truppa azzurra, che la rilancia anche in vista della qualificazione al prossimo Mondiale: un imperativo, considerate le ultime due sessioni saltate per la mancata qualificazione.
Buona la prima per Gennaro Gattuso, un po’ atteso al varco. Il neo CT è subentrato a Spalletti ed ha puntato subito su una squadra offensiva: il ritorno alla difesa a quattro è stato il primo segnale di scostamento dall’ultima Italia di Spalletti, poi lo schieramento di Kean alle spalle di Retegui, per un doppio centravanti ed un attacco pesante.
Una scelta che ha pagato nella ripresa: in gol il bomber della Fiorentina, doppietta anche per il centravanti dell’Al Qadisiah, inserito nella lista nonostante il suo trasferimento in Arabia Saudita poche settimane fa. A completare la manita ci hanno pensato Raspadori e Bastoni.
Italia, il lavoro di Gattuso con il gruppo: l’analisi di Camelio
La vittoria dell’Italia si è consumata nel secondo tempo ma è nata ben prima del fischio d’inizio del match. Le indiscrezioni raccolte dall’interno delle mura di Coverciano raccontano di un lavoro decisamente migliore rispetto al predecessore di Ringhio. Allenamenti intensi, certo, ma all’insegna della serenità.

Gattuso, nel centro sportivo azzurro, ha ripetuto più volte i concetti ai suoi ragazzi per farli mandare a memoria, risultando molto più empatico con i calciatori rispetto a Spalletti imbrigliato dalle sue innumerevoli tattiche che creavano confusione nella testa dei calciatori.
“Un tapiro immenso a Spalletti, Gattuso lo ha battuto 5-0” ha commentato Enrico Camelio nel postgara. L’opinionista ha sottolineato come in campo si è visto il feeling che Gattuso ha subito creato con gli Azzurri. Spalletti ha invece pagato la sua presunzione nel voler traslare i suoi concetti propri delle squadre di club in Nazionale dov’è risaputo che il tempo è decisamente poco.
Adesso, anche guardando all’impatto devastante che ha avuto ‘Ringhio’, possiamo dirlo senza timore di smentita: la Nazionale italiana ha fatto un salto di qualità enorme rispetto alla gestione Spalletti.
Lì gli allenamenti erano troppo “specialistici” per essere assimilati nei pochi giorni di raduno a Coverciano e i calciatori continuavano ad andare in confusione. In campo, poi, sembrava di assistere a un remake del 5-5-5, un Canà in salsa toscana. Insomma, roba di cui non si sentiva davvero il bisogno. Va detto: Luciano, allenatore top da club, si è rivelato allenatore flop per la Nazionale. Capita.
Insomma, Gattuso subito promosso nella sua prima gara da CT: già lunedì, però, il tenore dell’avversario si alza notevolmente. Contesti politici a parte, ad Udine arriva Israele seconda in classifica con nove punti raccolti in quattro gare. In caso di successo vi sarebbe l’aggancio in classifica ma con lo scontro diretto a favore. Un’opportunità da non perdere.





