Dalla stella Michelin alla chiusura del ristorante: l’assurda storia che sconvolge tutti

Un ristorante nato come un progetto ambizioso che chiuderà per sempre i battenti: ed a nulla è valsa la stella MIchelin conquistata un anno e mezzo fa

Sala interna di un ristorante
Dalla stella Michelin alla chiusura del ristorante: l’assurda storia che sconvolge tutti – Camelio

Il mondo della ristorazione può essere spietato, quasi senza pietà. Si può essere bravi, dei veri talenti in cucina, ma come sempre accade, il giudice unico e finale è sempre il pubblico, in questo caso la clientela. Il mondo del food è sempre in costante espansione: dai bar agli street food – ormai davvero molto frequenti – passando ai pub per finire ai ristoranti.

Insomma, una variegatura per tutti i gusti che naturalmente fraziona e divide la clientela. E così c’è chi è costretto a “sopravvivere” ma anche chi non riesce a proseguire nella sua attività ed è costretto a chiudere i battenti. E se si tratta di un progetto ambizioso, peraltro riconosciuto ufficialmente, il tonfo è ancora più sordo e non può che lasciare sbigottiti.

Edu Pérez chiude il Tohqa: solo 14 coperti al giorno nonostante la stella

La storia che vi raccontiamo arriva direttamente dalla Spagna, per la precisione da El Puerto de Santa Maria, in Andalusia. Qui lo chef Edu Pérez nel 2020 decise di aprire Tohqa. Inizialmente un bar, poi la volontà di puntare più in alto ed entrare a pieno titolo nel mondo della ristorazione.

Edu Perez
Edu Pérez chiude il Tohqa: solo 14 coperti al giorno nonostante la stella (screen) – Camelio

Come? Trasformando il bar in un ristorante. E così è nato questo progetto sempre più ambizioso che un anno e mezzo fa ha ricevuto la stella Michelin. Il più alto riconoscimento per uno chef, non proprio un qualcosa che accade tutti i giorni nel mondo della ristorazione.

Basti pensare che gli chef stellati non sono poi numerosi al mondo. Eppure, nonostante il riconoscimento, il locale naviga in brutte acque. Anzi bruttissime tanto da far prendere a Pérez la decisione più drastica possibile: la chiusura del locale. C’è una data in cui la serranda si abbasserà per l’ultima volta, in modo definitivo.

Il 13 ottobre 2025 terminerà questo progetto ambizioso voluto da Pérez che ad oggi non supera i 14 coperti al giorno, troppo pochi per poter continuare con l’attività. “Non rimanere con i piedi per terra è stato un errore” le parole di Pérez, visibilmente deluso e forse anche amareggiato nel constatare come il progetto di una vita sia ormai naufragato.

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