Gasperini ribalta Trigoria: il metodo del tecnico mette tutti in riga

Il “metodo Gasperini” è sbarcato anche a Trigoria: il tecnico mette tutti in riga, il suo gesto è davvero senza precedenti

Gian Piero Gasperini osserva pensieroso
Gasperini ribalta Trigoria: il metodo del tecnico mette tutti in riga (Ansa Foto) – Camelio

Si respira un’aria nuova a Trigoria. Il vento del cambiamento è arrivato nel centro sportivo giallorosso con l’ingaggio del nuovo allenatore. Ranieri, il neo senior advisor del club, ha avuto una voce in capitolo bella possente: si può dire come sia stato lui stesso a scegliere il successore (con l’avallo dei Friedkin ovviamente), colui che sulla carta dovrà riportare la Roma in Champions League e, possibilmente, anche alla vittoria di qualche manifestazione.

Gasperini, però, è una sorta di sergente di ferro. Lo ha dimostrato all’Atalanta nei suoi nove anni in panchina, con i Percassi che l’hanno sempre sostenuto anche nei rapporti burrascosi con i suoi calciatori. E ve ne sono stati diversi nel corso degli anni.

Basti pensare a quanto accadde con El Papu Gomez, “costretto” a lasciare Bergamo con la fascia da capitano ma anche in epoca più recente con Ademola Lookman. Insomma, non sono sempre rose e fiori ed a Trigoria spetterà soprattutto alla dirigenza riuscire a far oliare al meglio tutti i meccanismi.

Roma, il gesto del tecnico è per tutti i calciatori: pugno di ferro

La stagione deve ancora iniziare, siamo solo nel precampionato ma intanto stando a quanto raccolto dalla nostra redazione, già qualche primo effetto del “Metodo Gasperini” comincia ad avvertirsi. Il tecnico è un classico “allenatore tutto d’un pezzo” ed è pronto ad usare il pugno duro nei confronti della squadra.

I calciatori della Roma esultano dopo un gol
Roma, il gesto del tecnico è per tutti i calciatori: pugno di ferro (Ansa Foto) – Camelio

Non guarderà ai “galloni”, tantomeno al cognome dietro la maglietta. Alla domenica – o al giovedì, in caso di coppa – scenderà in campo solo chi si sarà guadagnato attraverso gli allenamenti il diritto a rappresentare la squadra sul terreno di gioco.

Da Dybala a Mancini, da Pellegrini a Cristante, tanto per citare solo alcuni dei calciatori più rappresentativi della rosa: se non si alleneranno seguendo i criteri dell’allenatore, sarà panchina, che piaccia o no. Ed al loro posto Gasp non avrà certo paura di gettare nella mischia un primavera.

L’ha fatto – peraltro anche spesso con ottimi risultati – a Bergamo, figurarsi a Roma, dove il serbatoio giallorosso è notoriamente ricco di talento. Insomma, ognuno potrà avere la sua chance e soprattutto i calciatori più rappresentativi e di maggior talento non hanno il posto assicurato in squadra: in campo solo chi meriterà, il nuovo corso alla Roma è già iniziato.

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