Gli italiani non possono andare più in vacanza: c’è un dato che sottolinea le difficoltà, i numeri sono davvero allucinanti

Le autostrade trafficate fino all’inverosimile nei giorni tra fine luglio ed inizio agosto, addirittura c’era chi poteva concedersi il lusso di partire ad inizio luglio e tornare in città direttamente a fine agosto. Le vacanze estive, quelle extralarga, quelle che vedevano ogni italiano protagonista.
Famiglia e bagagli in auto e via verso la meta prescelta, spesso mare, in discrete percentuali anche la montagna, Chi, invece, poteva permettersi entrambe le soluzioni. Uno scenario che non esiste più: Ciò a cui ci riferiamo risale almeno ad un paio di decenni fa, se non di più.
Oggi le statistiche raccontano tutt’altro. Più di 8,4 milioni di italiani non andranno in vacanza quest’estate, sei di questi non potranno farlo proprio per una questione economica. Ebbene sì, avete letto proprio bene. Il 48% ha sostenuto che a causa del caro vita non è riuscito a risparmiare, nemmeno a conservare qualche euro per godersi qualche giorno di vacanza.
Il 20%, invece, dovrà rinunciare per un aumento a dismisura dei prezzi di vacanze e viaggi. Una situazione che non può lasciare indifferenti, soprattutto considerato quanto siano vitali le vacanze, utili per ritemprarsi ma anche per ricaricare le batterie dopo un anno lungo e dispendioso.
Italiani rinunciano alle vacanze: si lavora ma non si risparmia
L’Italia si sta distinguendo per un fenomeno sempre più triste e preoccupante, quello della rinuncia alle vacanze, ormai strutturale. Ed in un Paese con questi dati non si può certo parlare di benessere sociale. I ritmi diventano insostenibili se non c’è tempo nemmeno per fermarsi ed usufruire di qualche giorno di vacanza, con lo svago che sta diventando sempre più un privilegio per pochi.

Una situazione non più accettabile che rischia di creare un grave danno agli italiani. Come detto, tutti hanno bisogno di svago, di usufruire di giorni di vacanza da sfruttare come meglio si creda, siano essi al mare o in montagna, in Italia oppure all’estero. Ne beneficia la produttività senza dubbio ma al contempo anche la salute dello stesso lavoratore.
Lo stress psicofisico può infatti portare molte problematiche e ricadere poi a cascata non solo sul lavoratore singolo ma anche su colleghi e famiglia. Insomma, sembra chiaro che tutti abbiano diritto a meritate vacanze e sembra assurdo che al giorno d’oggi vi sia ancora chi pur lavorando e sgobbando un anno intero non possa permettersele perché il guadagno è troppo basso e non riesce a far fronte al caro vita.